Chirurgia e cura della spalla
Fino ad alcuni anni fa, venivano utilizzati i termini “periartrite scapolo-omerale” per definire qualsiasi causa di dolore localizzato alla spalla. Gli studi eseguiti da numerosi Autori ed il miglioramento delle tecniche diagnostiche radiografiche (come la risonanza nucleare magnetica, la tomografia assiale computerizzata e l’ecografia), hanno permesso di approfondire le conoscenze anatomiche, fisiologiche e biomeccaniche dell’articolazione della spalla. Così, grazie, anche, alla rapida diffusione della tecnica artroscopica si è potuto definire con esattezza l’esatta causa di ogni dolore di spalla, consentendone così l’adeguato trattamento. Il termine “periartrite” oggigiorno è divenuto, pertanto, obsoleto.
In effetti esistono almeno una quindicina di possibili patologie che possono “affliggere” la spalla. Fra queste ricordiamo le rotture della cuffia dei rotatori, il conflitto sotto-acromiale, le calcificazioni (tendinopatie calcificanti), le microinstabilità, le patologie del sottoscapolare e del capo lungo del bicipite brachiale. Soprattutto quest’ultimo tendine, gioca un ruolo importante nel determinare l’insorgenza di una sintomatologia dolorosa importante che limita spesso le normali attività svolte dal paziente, fino ad essere, talvolta, invalidante.
Il bicipite omerale si inserisce sulla spalla per mezzo di due tendini: il capo breve ed il capo lungo. Soprattutto quest’ultimo è responsabile della sintomatologia dolorosa lamentata da numerosi pazienti. Il tendine del capo lungo del bicipite si inserisce, all’interno della spalla, sul cercine glenoideo, una struttura simile al menisco del ginocchio.
Il cercine glenoideo, a sua volta, si inserisce sulla scapola. La trazione esercitata dal tendine del capo lungo del bicipite durante le manovre ripetute di flessione e rotazione del braccio, può portare, nel tempo, al progressivo distacco del cercine dall’osso oppure ad un progressivo danneggiamento del tendine stesso. Entrambe le condizioni sono responsabili dell’insorgenza della sintomatologia dolorosa lamentata dal paziente. Molto spesso, però, tali patologie rimangono misconosciute poichè anche le più sofisticate tecniche diagnostiche strumentali non sono in grado di formulare una diagnosi corretta. Un esame obiettivo ben condotto attraverso manovre cliniche e tests particolari consente, invece, di diagnosticare tali patologie con una percentuale di errore estremamente bassa.